Visti per immigrati altamente specializzati: le contraddizioni di Musk
- 8 Gennaio 2025

Elon Musk, così come altri magnati della tecnologia vicini al Presidente eletto Donald Trump, sostengono che la Silicon Valley abbia bisogno di più visti H-1B. Questi permetterebbero l’ingresso di lavoratori stranieri, importanti data la penuria di americani che studiano scienza e tecnologia.
Nonostante la veridicità di questo dato, bisognerebbe anche ricordare che gli americani che lavoravano nel settore tecnologico sono stati sistematicamente licenziati e sostituiti da titolari di visto H-1B perché più economici.
Il dato deriva dall’indagine su tre aziende (Infosys, Tata e Cognizant) che utilizzavano un modello aziendale che tagliava i costi importando lavoratori temporanei dall’India e “affittandoli” ad aziende americane come “servi” a contratto.
Oggi, la situazione non è cambiata molto. Le aziende in questione sono ancora tra i primi cinque destinatari dei visti, portando gli americani a lasciare quel settore lavorativo data la impossibilità di ottenere buoni guadagni.
Tra i titolari del visto H-1B,la maggior parte sono lavoratori sottopagati, senza competenze di alto livello. A maggio 2024, lo stesso Musk ha licenziato più di 14.000 dipendenti Tesla , tra cui molti titolari di visto H-1B.
Tali licenziamenti di massa nel settore tecnologico dovrebbero far riflettere circa l’incoerenza tra questo avvenimento e le lamentele per la carenza nel settore.
Alcuni social hanno raccolto le lamentele dei lavoratori licenziati e Musk, confrontandosi con le prove di stipendi relativamente bassi per le posizioni H-1B riportate su X, ha ammesso che il programma non funziona e necessita di una riforma radicale.
Vanni Nicolì – PhD Candidate


