GEOPOLITICA, DIRITTO E DATA INTELLIGENCE
"Presentazione del libro “Europe's Call to Arms” di Ciro Sbailò"

Il 24 marzo 2025 si è tenuta la presentazione del volume “Europe’s Call to Arms” di Ciro Sbailò (Nomos, 2023), che propone una riflessione sul ruolo del giurista europeo nell’attuale contesto globale, segnato da profonde trasformazioni geopolitiche e istituzionali.
L’opera analizza il divario crescente tra lo sviluppo tecnologico e l’evoluzione delle strutture giuridico-politiche, intrecciato con quello tra occidentalizzazione e democratizzazione globale. Sbailò reinterpreta il nichilismo giuridico per proporre una nuova centralità del diritto costituzionale europeo, orientata alla protezione concreta degli interessi e dei valori dell’Unione, anche attraverso una difesa comune e il rafforzamento della dimensione europea nell’Alleanza Atlantica.
La discussione si è inserita nella cornice dell’attualità, caratterizzata dal riarmo europeo, dalle trattative per la risoluzione del conflitto russo-ucraino e dal crescente confronto tra democrazie e regimi autoritari. In questo scenario, il libro invita a ripensare la funzione del diritto pubblico comparato come strumento per rafforzare la tenuta istituzionale e politica dell’Europa.
Sono intervenuti:
🔹 Paola Piciacchia – Università di Roma Sapienza
🔹 Ciro Sbailò – Università degli Studi Internazionali di Roma
🔹 Giulia Caravale – Sapienza Università di Roma
🔹 Stefano Ceccanti – Sapienza Università di Roma
Link: PRESENTAZIONE “EUROPE’S CALLS TO ARMS”
"Protezione dei dati personali e intelligenza artificiale:
il Consiglio d’Europa tra ruolo geopolitico e
tutela dei diritti fondamentali"
Professor Paolo Passaglia -
Docente ordinario di diritto pubblico comparato presso l’Università di Pisa

The rapid and increasingly sophisticated technological development of recent years represents a challenge that greatly affects the law and its categories. At a time when technology is developing exponentially, it seems necessary or at least important to be able to harmonize legislative interventions in order to create a single legal fabric at EU level to meet this common challenge.
The European interest is also important from a geopolitical point of view, since the control of this kind of technology and its development could represent a new factor that could change the current world balance.
Therefore, through the sensitivity derived from the comparison, the three main Western international players (EU, UK and US) are analyzed. This operation also becomes useful to understand whether there are the extremes for the West to represent a single bloc that in a regulatory and geopolitical key can control the impact of this unstoppable technology.
Scarica l’articolo completo: Protezione dei dati personali e intelligenza artificiale_Paolo Passaglia
"Dalla geopolitica alla sicurezza aziendale
per la difesa degli interessi italiani"

Il 12 novembre 2024 si è tenuto presso il Palazzo ENI di Roma l’evento intitolato “Dalla geopolitica alla sicurezza aziendale in difesa degli interessi italiani” .
Organizzato dal Centro Studi GEODI in collaborazione con ENI, l’evento ha offerto una piattaforma per analizzare le attuali minacce al Sistema Paese ed esplorare strategie di resilienza per le aziende. Particolare enfasi è stata posta sulle normative NIS 2 e CER, favorendo lo scambio di soluzioni pratiche e promuovendo collaborazioni per migliorare un’efficace risk management.
All’evento hanno partecipato personalità di spicco del mondo accademico, militare e aziendale, nonché una delegazione di studenti dell’Università degli studi internazionali.
Tra i relatori Alfio Rapisarda, Head of Global Security Eni e Docente UNINT, Ciro Sbailò, Direttore del Centro Studi GEODI, e il Generale Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa. A moderare il dibattito Fausto Biloslavo, reporter di guerra e Docente UNINT.
Durante l’evento, tenutosi seguendo la Chatham House Rule, sono state analizzate le sfide nel recepimento della Direttiva CER (Critical Entities Resilience), con un focus sull’armonizzazione normativa e la necessità di un dialogo costante tra istituzioni europee e nazionali.
Le infrastrutture marittime, come cavi sottomarini, porti, basi navali, gasdotti e impianti energetici offshore, sono state oggetto di attenzione per il loro ruolo centrale e per i rischi che comportano, inclusi attacchi cibernetici e disastri naturali. Particolare rilievo è stato dato alla dimensione subacquea, considerata una frontiera emergente per la sicurezza, con implicazioni dirette sulla protezione delle infrastrutture essenziali per la connettività e l’approvvigionamento energetico.
Il rischio terroristico, con particolare attenzione alle azioni di non-state actors, è stato approfondito nel contesto della crescente complessità delle minacce globali. Sono state analizzate le sfide poste dalla guerra ibrida e dalle minacce non convenzionali, che combinano strumenti tradizionali e innovativi per destabilizzare le infrastrutture critiche e compromettere la sicurezza nazionale. Questo approccio multidimensionale delle minacce include attacchi informatici, disinformazione, sabotaggi e interferenze nelle reti energetiche e logistiche. L’importanza di strategie preventive e della cooperazione internazionale è stata sottolineata come chiave per affrontare scenari sempre più sofisticati e interconnessi.
È stato, infine, affrontato anche il tema delle competenze richieste nel mondo del lavoro, con un focus sulla formazione di professionisti capaci di gestire la sicurezza e il rischio in un contesto in rapida evoluzione.
DOSSIER LIBIA
-esclusiva GEODI-
A tredici anni dalla caduta di al-Gheddafi, la Libia rimane profondamente divisa tra due centri di potere opposti a ovest e a est, con un panorama politico frammentato dominato da milizie e gruppi armati. Questa instabilità si replica a diversi livelli sociali e politici, creando un sistema complesso e interconnesso, ulteriormente aggravato dall’ingerenza di attori internazionali.
L’instabilità libica genera ripercussioni globali, alimentando migrazioni incontrollate, conflitti armati e reti criminali, minacciando la sicurezza del Mediterraneo e del Sahel.
Per aver accesso al dossier completo invia una mail a: geodi@unint.eu
Notizia principale

“ReArm Europe”: prove tecniche di Difesa europea
In un contesto internazionale sempre più complesso, l’Unione Europea ha deciso di trasformare la strategia della propria sicurezza. “Siamo in un’era di riarmo. E l’Europa è pronta ad aumentare massicciamente la sua spesa per la difesa” – così lo scorso 4 marzo, Ursula von der Leyen ha annunciato il Piano “ReArm Europe”, un’iniziativa ambiziosa mirata ad aumentare significativamente le spese per la difesa fra gli Stati membri, segnando un cambio di rotta nell’approccio europeo alla sicurezza.

“ReArm Europe”: prove tecniche di Difesa europea
In un contesto internazionale sempre più complesso, l’Unione Europea ha deciso di trasformare la strategia della propria sicurezza. “Siamo in un’era di riarmo. E l’Europa è pronta ad aumentare massicciamente la sua spesa per la difesa” – così lo scorso 4 marzo, Ursula von der Leyen ha annunciato il Piano “ReArm Europe”, un’iniziativa ambiziosa mirata ad aumentare significativamente le spese per la difesa fra gli Stati membri, segnando un cambio di rotta nell’approccio europeo alla sicurezza.
Altre notizie
Video intervista con il Direttore, Ciro Sbailò
"Perhaps the era of half-measures is over. Perhaps we have entered the time of full choices"
Weekly Keyword: WHOLEHEARTED
"La posta in gioco"
A cura di Fausto Biloslavo
Scuola di scienze della politica
Diretta dal professore Pino Pisicchio
La Scuola di scienze della politica, giunta alla sua X edizione, poggia su due pilastri: politico-costituzionale, con particolare riferimento all’evoluzione della vita istituzionale ed economica italiana, e storico e internazionalistico, con un’attenzione alle dinamiche dell’area mediterranea e del quadrante euroasiatico.
Il percorso formativo è finalizzato alla comprensione e all’analisi delle più significative variabili socioeconomiche e politiche in Italia, in Europa e sullo scacchiere globale. Sia l’attività formativa che la ricerca fornite dalla Scuola si ispirano ai principi costituzionali del pluralismo politico, ideologico, religioso e culturale, intesi come elementi vivificanti di un sistema democratico al fine di far crescere tra i cittadini, in particolare tra i giovani, la consapevolezza dei diritti legati alla cittadinanza e alla partecipazione attiva ai processi decisionali.
A tal fine è assicurata la collaborazione con i centri di formazione politica e culturale presenti nelle istituzioni nazionali e internazionali e l’attingimento, per le attività di alta formazione e di ricerca, a risorse qualificate di docenti, rappresentate dal mondo accademico e da esperti del mondo culturale e delle istituzioni politiche e delle diverse aree produttive del sistema Paese.

"Una delle punizioni dovute al rifiuto di partecipare alla politica è che finisci con l’essere governato da tuoi inferiori"
Platone
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