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Trump 2025: tra cerimonia solenne e promesse di una rivoluzione politica

Il 20 gennaio 2025, Donald Trump presterà giuramento come 47º Presidente degli Stati Uniti, segnando l’inizio del suo secondo mandato. La cerimonia ufficiale avrà luogo a Washington D.C., con una serie di eventi programmati per celebrare l’occasione. Le attività inizieranno con una cerimonia religiosa presso la chiesa di St. John, seguito da un tè alla Casa Bianca. Successivamente, Trump e il Vicepresidente J.D. Vance presteranno giuramento al Campidoglio degli Stati Uniti, seguito da una parata verso la Casa Bianca.

Il 20 gennaio 2025, Donald Trump presterà giuramento come 47º Presidente degli Stati Uniti, segnando l’inizio del suo secondo mandato. La cerimonia ufficiale avrà luogo a Washington D.C., con una serie di eventi programmati per celebrare l’occasione. Le attività inizieranno con una cerimonia  religiosa presso la chiesa di St. John, seguito da un tè alla Casa Bianca. Successivamente, Trump e il Vicepresidente J.D. Vance presteranno giuramento al Campidoglio degli Stati Uniti, seguito da una parata verso la Casa Bianca. 

Tra gli invitati spiccano il presidente cinese Xi Jinping, il presidente argentino Javier Milei e il presidente brasiliano Jair Bolsonaro. La presenza di Xi Jinping è vista come un segnale positivo verso il miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. 

Saranno presenti anche figure di spicco come Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, sottolineando l’importanza del settore tecnologico nell’agenda del nuovo mandato e il timore di molti osservatori che vedono nello strapotere di questi potenti attori privati una minaccia per la democrazia. 

Inoltre, la cerimonia vedrà le performance di artisti come Carrie Underwood, Lee Greenwood e Christopher Macchio, oltre a gruppi musicali militari. 

 

Principali linee programmatiche

Donald Trump ha delineato un ambizioso programma per il suo secondo mandato, con l’intenzione di firmare oltre 100 ordini esecutivi nei primi giorni di presidenza. Le principali linee programmatiche di Donald Trump per il suo secondo mandato riflettono un’agenda ambiziosa e fortemente orientata al cambiamento, con l’intenzione di lasciare un segno profondo sia sulla politica interna che su quella estera degli Stati Uniti.

Sul fronte dell’immigrazione, Trump intende avviare la più grande operazione di deportazione nella storia del Paese, concentrandosi inizialmente su coloro che hanno precedenti penali o che sono arrivati illegalmente di recente. Per rafforzare ulteriormente i controlli, prevede di dichiarare un’emergenza nazionale, accelerando così le misure di sicurezza al confine e riprendendo la costruzione del muro con il Messico, uno dei simboli del suo primo mandato.

Per quanto riguarda la politica commerciale, Trump ha annunciato l’intenzione di imporre tariffe elevate sulle importazioni da Paesi come Cina, Canada e Messico. Questo approccio mira a proteggere l’industria nazionale, contrastare l’immigrazione illegale e combattere il traffico di droga, consolidando al contempo la posizione economica degli Stati Uniti sullo scenario globale.

Sul piano della politica interna, Trump ha espresso la volontà di eliminare il diritto di cittadinanza per nascita, una misura che potrebbe avere un impatto significativo sul sistema giuridico e sulla società americana. Ha inoltre promesso di concedere la grazia ai partecipanti ai disordini del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, sottolineando il suo impegno verso la base elettorale più fedele. In campo energetico, ha annunciato la revoca delle restrizioni imposte dall’amministrazione precedente, con l’obiettivo di rilanciare l’industria petrolifera e del gas e di ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.

In politica estera, Trump ha affermato che risolverà il conflitto tra Russia e Ucraina entro sei mesi dall’inizio del suo mandato. Sebbene non abbia fornito dettagli specifici su come intenda raggiungere questo obiettivo, questa promessa rappresenta una dichiarazione di intenti significativa per il suo approccio geopolitico.

Il programma di Trump è progettato per affrontare questioni di lunga data con soluzioni rapide e radicali. Tuttavia, molte delle sue proposte potrebbero incontrare resistenze legali e politiche, specialmente considerando la complessità delle istituzioni americane e il panorama geopolitico internazionale. Nonostante ciò, la sua agenda riflette chiaramente il desiderio di consolidare la sua visione di un’America più forte, indipendente e sicura. 

Sebbene molte di queste iniziative possano incontrare ostacoli legali e richiedere l’approvazione del Congresso, riflettono l’intenzione di Trump di attuare cambiamenti significativi nelle politiche interne ed estere degli Stati Uniti.

Stefano Lovi – PhD Candidate

Coordinamento a cura di Ciro Sbailò

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