L’importanza della visita di Zelensky in Sudafrica
- 28 Febbraio 2025

L’annuncio del Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa riguardo all’imminente visita di Stato del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky segna un passaggio diplomatico significativo per entrambi i paesi. Il Sudafrica, spesso percepito come vicino a Mosca, si trova ora al centro di un complesso gioco geopolitico, cercando di posizionarsi come mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Il Sudafrica ha storicamente mantenuto legami forti con la Russia, risalenti all’epoca dell’URSS, che sostenne il movimento antiapartheid dell’ANC. Questa relazione si è consolidata ulteriormente attraverso il blocco BRICS, di cui fanno parte anche Brasile, India e Cina. Tuttavia, la guerra in Ucraina ha messo alla prova questa alleanza, con Pretoria che ha cercato di mantenere una posizione di equilibrio tra il rispetto della sovranità ucraina e la sua storica amicizia con Mosca.
Negli ultimi anni, il governo sudafricano ha cercato di adottare un ruolo di mediatore internazionale. Nel 2023, Ramaphosa ha guidato una delegazione africana composta da sette paesi, tra cui Egitto, Senegal e Zambia, per incontrare sia Zelensky che Putin. Questo tentativo di mediazione ha mostrato l’ambizione del Sudafrica di agire come un attore globale indipendente, pur affrontando critiche sulla sua presunta vicinanza alla Russia.
La decisione di invitare Zelensky potrebbe rappresentare una svolta per la politica estera sudafricana. Per il governo di Pretoria, mostra che il Sudafrica non è un semplice alleato della Russia, ma un paese capace di intrattenere rapporti con entrambe le parti in conflitto. Storicamente marginalizzato nei conflitti internazionali, il continente africano sta cercando di acquisire un peso maggiore nelle decisioni di politica globale, come dimostra anche il recente ingresso dell’Unione Africana nel G20. Inoltre, il Sudafrica è stato più volte accusato di essere troppo vicino a Mosca. La visita di Zelensky può essere interpretata come una risposta a queste critiche, bilanciando le relazioni diplomatiche.
La visita di Zelensky arriva in un momento di tensioni tra il Sudafrica e gli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha recentemente interrotto gli aiuti economici al paese a causa di una nuova legge sulla redistribuzione delle terre. Inoltre, Trump ha apertamente criticato Zelensky, definendolo un “dittatore”, segnando un deterioramento delle relazioni tra Washington e Kyiv.
Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno escluso l’Ucraina dai recenti colloqui con la Russia sulla fine del conflitto. Questo potrebbe aver spinto Zelensky a cercare nuovi alleati e sostenitori al di fuori dell’Occidente tradizionale. Il Sudafrica, con la sua posizione ambivalente, potrebbe rappresentare un’opportunità strategica per Kyiv.
Secondo alcuni analisti, la posizione del Sudafrica gli permette di essere un mediatore credibile, senza un interesse diretto nel conflitto. Il paese potrebbe facilitare un dialogo più inclusivo e contribuire a una possibile risoluzione del conflitto.
Il politologo Oscar van Heerden ha definito la visita di Zelensky come una mossa diplomatica brillante per il Sudafrica, in quanto dimostra la capacità del paese di operare su scala globale nonostante le difficoltà economiche interne e le critiche internazionali.
L’incontro tra Zelensky e Ramaphosa non è solo una visita di Stato, ma un segnale forte della volontà del Sudafrica di giocare un ruolo più attivo nella diplomazia internazionale. Resta da vedere se questa mossa sarà accolta positivamente dalla Russia o se invece inasprirà le tensioni tra Pretoria e Mosca. In ogni caso, questa visita potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle relazioni del Sudafrica con l’Occidente e con l’Ucraina, riaffermando il suo ruolo di attore chiave nel panorama geopolitico internazionale.
Stefano Lovi – PhD Candidate


