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Una nuova iniziativa per la Difesa? Il Regno Unito e gli alleati del Nord Europa si riuniscono segretamente a Bruxelles

In un contesto di crescente tensione geopolitica, Politico ha diffuso la notizia di una cena non ufficiale che ha radunato funzionari del Regno Unito e rappresentanti di vari alleati del Nord Europa. L’incontro, tenutosi a Bruxelles, aveva l'obiettivo di progettare un’iniziativa sulla difesa alternativa rispetto a quella proposta dalla Commissione europea.

In un contesto di crescente tensione geopolitica, Politico ha diffuso la notizia di una cena non ufficiale che ha radunato funzionari del Regno Unito e rappresentanti di vari alleati del Nord Europa. L’incontro, tenutosi a Bruxelles, aveva l’obiettivo di progettare un’iniziativa sulla difesa alternativa rispetto a quella proposta dalla Commissione europea.

Nel corso di questa riunione strategica, delegati britannici e alti funzionari del ministero delle Finanze di Svezia, Danimarca, Finlandia, Polonia e Paesi Bassi hanno discusso l’ipotesi di  creare una banca sovranazionale. Questa istituzione avrebbe lo scopo specifico di facilitare acquisti congiunti di armamenti e di ridurre i costi associati agli appalti per la difesa.

Al centro dell’incontro c’è stata una proposta avanzata dal Tesoro del Regno Unito, che prevede la possibilità per i governi partecipanti di evitare di contabilizzare il costo iniziale del capitale per l’acquisto di equipaggiamenti militari nei loro bilanci nazionali. Tale piano consentirebbe agli stati di acquistare armi direttamente per conto dei membri, eludendo così i rigorosi controlli imposti dalla Commissione europea.

L’idea è quella di istituire un fondo specializzato dedicato esclusivamente al settore della difesa, un passo significativo che risponde alle riluttanze degli Stati del Nord Europa, i quali si mostrano titubanti nel sostenere qualsiasi iniziativa che implichi l’accensione di debiti mutualizzati. 

Questa nuova iniziativa non è da sottovalutare, poiché si colloca in diretta competizione con il piano messo in campo dalla Commissione europea, che prevede un pacchetto di prestiti da 150 miliardi di euro. È fondamentale notare che il Regno Unito attualmente si trova escluso da questo programma a causa delle implicazioni legate alla Brexit, il che rende la creazione di alternative autonome ancora più pressante e strategica.

In un momento in cui la sicurezza europea è al centro del dibattito politico, questo incontro rappresenta un passo significativo verso nuove forme di cooperazione e autonomia nella difesa, con potenziali ripercussioni non solo per i paesi coinvolti, ma per l’intero panorama della sicurezza in Europa.

 

Gaia Natarelli – PhD Candidate e docente UNINT

Coordinamento a cura di Ciro Sbailò

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