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Israele e la questione drusa in Siria: tra sicurezza regionale e tutela delle minoranze

Secondo quanto riportato dal New York Times, venerdì, l’aviazione israeliana ha condotto raid aerei nelle vicinanze del palazzo presidenziale di Damasco. Per le autorità israeliane, l’operazione ha rappresentato un avvertimento diretto al governo siriano affinché assuma la responsabilità di proteggere la minoranza drusa, bersaglio di nuove ondate di violenze settarie.

Israele bombarda la Siria come monito per la tutela della minoranza drusa

Secondo quanto riportato dal New York Times, venerdì, l’aviazione israeliana ha condotto raid aerei nelle vicinanze del palazzo presidenziale di Damasco. Per le autorità israeliane, l’operazione ha rappresentato un avvertimento diretto al governo siriano affinché assuma la responsabilità di proteggere la minoranza drusa, bersaglio di nuove ondate di violenze settarie.

Nel corso della settimana, oltre 100 persone hanno perso la vita in scontri che hanno coinvolto gruppi estremisti sunniti, forze legate al nuovo governo e milizie druse. Tali eventi testimoniano la fragilità della Siria, impegnata in un difficile processo di ricostruzione e pacificazione dopo quasi 14 anni di guerra civile.

Il bombardamento si inserisce nella più ampia strategia israeliana di prevenzione contro la presenza di forze ostili in prossimità dei propri confini. Israele ha ribadito la volontà di impedire che il sud della Siria, dove sono presenti numerose comunità druse, venga occupato da gruppi radicali.

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha definito l’attacco “un chiaro monito” al nuovo presidente siriano, Ahmed al-Shara. “Al suo risveglio, comprenderà la determinazione di Israele a impedire qualsiasi minaccia alla popolazione drusa in Siria”, ha affermato.

 

Le relazioni tra Israele e la comunità drusa

Israele ospita al proprio interno una significativa comunità drusa e, negli anni, ha dichiarato più volte la propria disponibilità a intervenire in favore dei Drusi siriani. In particolare, il sostegno si è rafforzato in seguito alla deposizione, nel dicembre scorso, dell’ex presidente siriano Bashar al-Assad da parte di un’alleanza di ribelli islamisti, tra i quali lo stesso al-Shara.

Sebbene parte dei Drusi siriani abbia respinto qualsiasi forma di ingerenza esterna, la comunità drusa israeliana ha sollecitato un intervento deciso. Giovedì scorso, manifestanti drusi hanno bloccato arterie stradali in Israele per richiedere un’azione concreta contro le violenze in corso in Siria.

Il governo israeliano ha risposto dispiegando forze nel sud della Siria con l’obiettivo dichiarato di prevenire l’ingresso di gruppi armati nelle aree a prevalenza drusa. “Siamo impegnati nella difesa dei Drusi”, ha dichiarato Katz.

Il contesto della violenza settaria

Le tensioni si sono acuite martedì, in seguito alla diffusione di un audio controverso, attribuito a un religioso druso, che conteneva presunte offese alla figura del Profeta Maometto. Nonostante la smentita del diretto interessato e delle autorità siriane, le dichiarazioni hanno scatenato violenti attacchi da parte di estremisti sunniti contro quartieri drusi.

Le milizie druse hanno reagito agli attacchi, mentre le forze governative sono intervenute per cercare di sedare i disordini. Tuttavia, il controllo del governo resta frammentario. Il presidente al-Shara, leader del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham prima di assumere la carica presidenziale, si trova ora in difficoltà nel contenere le numerose fazioni non ancora integrate nelle forze armate nazionali.

In risposta agli eventi, cinque importanti esponenti drusi hanno espresso la disponibilità a collaborare con il governo. La presidenza ha accettato di inviare rinforzi per proteggere Jaramana, uno dei centri maggiormente colpiti.

Nel frattempo, la comunità internazionale ha espresso preoccupazione. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha condannato le violenze e invitato il governo siriano a garantire la sicurezza delle minoranze. “Il settarismo rischia di trascinare ulteriormente la Siria e l’intera regione nel caos e nella violenza”, ha dichiarato la portavoce Tammy Bruce.

 

Matteo Costola – PhD Candidate

Coordinamento a cura di Ciro Sbailò

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