India-Russia: l’abbraccio geostrategico
- 12 Dicembre 2025
Con la visita del 4–5 dicembre 2025 sembra cominciata una nuova stagione dei rapporti tra India e Russia. L’obiettivo è andare oltre la tradizionale cooperazione strategica per costruire un rapporto più reciproco e industrialmente integrato.
Il rapporto tra India e Russia è storicamente fondato su una cooperazione strategica: vendita di armamenti e legami politici risalenti all’era sovietica. Dopo il 2022, con la guerra in Ucraina e le sanzioni su Mosca, i legami si sono ridefiniti: l’India è diventata acquirente importante di petrolio russo a prezzi scontati, mentre la fornitura di pezzi di ricambio e capacità logistica per equipaggiamenti militari russi è rimasta cruciale per le Forze Armate indiane. La visita del 4-5 dicembre 2025 ha cercato di trasformare questa dipendenza unilaterale in un rapporto più reciproco e industrialmente integrato.
Durante la recente visita del presidente russo Vladimir Putin a Nuova Delhi, insieme al primo ministro indiano Narendra Modi, è stato siglato un programma di cooperazione economica destinato a durare fino al 2030, con l’obiettivo di portare gli scambi commerciali bilaterali a 100 miliardi di dollari all’anno. L’accordo mira a diversificare la natura di questi scambi; non più solo energia e difesa, ma anche agricoltura, fertilizzanti, tecnologie, infrastrutture, manifattura, trasporti e mobilità del lavoro.
Parte di questa strategia prevede anche lo sblocco, o l’accelerazione, di un accordo di libero scambio tra l’India e Eurasian Economic Union (EAEU), a cui la Russia appartiene, il che potrebbe abbassare barriere e facilitare flussi commerciali più intensi. La visita ha trasformato la relazione in un piano operativo: diversificazione degli scambi verso industrie civili e tech, impegno su energia “ininterrotta”, spinta per co-produzione nella difesa e avvio di negoziati FTA/EAEU, il tutto mentre l’India cerca di bilanciare pressioni occidentali e interessi strategici nazionali.
Il tema energetico resta un pilastro chiave della partnership. Putin ha dichiarato che la Russia garantirà forniture di petrolio e combustibili “senza interruzioni” per l’India, una promessa che suona come una sfida diretta agli Stati Uniti, che negli ultimi mesi hanno esercitato pressioni su Nuova Delhi a causa delle sue importazioni da Mosca. Questa continuità è fondamentale per l’India, dato il suo fabbisogno energetico crescente, ma, allo stesso tempo, rende difficile per Nuova Delhi emanciparsi dalla dipendenza energetica russa, soprattutto nel contesto delle tensioni internazionali legate al conflitto in Ucraina.
Il vertice ha rilanciato la cooperazione militare come “partnership privilegiata”. I due Paesi hanno riaffermato l’intenzione di spostare il rapporto da mera fornitura di armi verso un modello di ricerca congiunta, co-sviluppo e co-produzione di piattaforme difensive avanzate.
Aziende della difesa indiane di primo piano (tra cui gruppi come quelli del settore privato/manifatturiero) hanno recentemente tenuto, per la prima volta dal 2022, incontri in Russia per discutere joint venture, produzione di pezzi di ricambio per sistemi russi presenti in India, e persino possibile esportazione di componenti. Questo approccio potrebbe rinnovare il ruolo della Russia come fornitore chiave di hardware militare per l’India e, allo stesso tempo, rafforzare l’autosufficienza industriale indiana, in linea con l’iniziativa “Make in India”.
Oltre a difesa, energia e commercio, Russia e India stanno spingendo per rafforzare la cooperazione in settori come l’energia nucleare civile, l’esplorazione spaziale, l’industria high-tech e la mobilità del lavoro. In campo spaziale, l’agenzia russa Roscosmos ha manifestato apertura a collaborazioni con la controparte indiana ISRO, con progetti che includono stazioni terrestri comuni, scambio tecnologico e missioni congiunte; un segnale che il rapporto tra i due Paesi punta ormai oltre la mera diplomazia. Sul fronte del lavoro, Mosca ha chiesto manodopera qualificata e semi-qualificata: l’India potrebbe beneficiare da questa domanda offrendo forza lavoro, come parte del piano complessivo di integrazione economica e sociale.
Pur essendo il momento di massimo slancio nel rapporto post-2022, la relazione resta complessa e stratificata. L’asimmetria negli scambi, con l’India che importa molto più di quanto esporti, è un punto critico: la spinta a diversificare i flussi economici tenta di correggerla, ma richiede tempo e infrastrutture. Inoltre, l’intensificazione della collaborazione difensiva e tecnologica verso joint-venture russo-indiane potrebbe esporre l’India a tensioni con l’Occidente. Alcuni Paesi occidentali guardano con sospetto a questi accordi, soprattutto in contesto di sanzioni su Mosca e di guerra in Ucraina. La crescente dipendenza energetica e militare da Mosca potrebbe rendere controproducente per Nuova Delhi il suo tentativo di politica estera multilaterale: collaborare strettamente con Russia significa anche fare i conti con le ambiguità della sua alleanza con altri attori (es. legami russi con Cina o Pakistan).
La visita di Putin rappresenta un punto di svolta per la partnership India-Russia: non si tratta più di un’alleanza residua dell’era sovietica, ma di un rapporto rivitalizzato, ampiamente diversificato, con ambizioni economico-strategiche e industriali su vasta scala. Tuttavia, questo nuovo impulso non è privo di rischi: l’India dovrà misurare attentamente come bilanciare le sue ambizioni di autonomia strategica, modernizzazione militare e sviluppo economico con le pressioni esterne e le possibili conseguenze politiche.
Stefano Lovi – PhD Candidate