75 Anni di NATO, 75 anni di Italia con l’Occidente
«To keep the Soviet Union out, the Americans in, and the Germans down.» Così Lord Ismay definì la NATO, l’alleanza difensiva tra dodici nazioni occidentali nata il 4 aprile 1949 della quale fu il primo segretario generale. A 75 anni dalla sua fondazione, restano validi almeno due obbiettivi su tre. La minaccia russa attiva a est ha contribuito a far crescere i membri a 32. La corrente isolazionista che invoca lo sganciamento degli Stati Uniti dall’Europa è più che mai vocale. Solo il timore del ritorno di una Germania militarista e aggressiva non è più all’ordine del giorno, sostituito dalla delusione per l’ambigua incertezza tra le affermazioni e la mancanza di atti concreti. È in questo contesto ricco di sfide all’ordine e alla pace internazionale che il Patto Atlantico festeggia i tre quarti di secolo.
Annunciata la più grande esercitazione Nato dalla fine della Guerra Fredda
Quasi due anni dopo l’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, la Nato ha annunciato l’avvio dei lavori per “Steadfast Defender 2024”, la più grande esercitazione militare congiunta della Nato dai tempi della Guerra Fredda, in cui ciascuno dei 31 paesi dell’Alleanza, inclusa la Finlandia, coordineranno le loro truppe per rispondere a un attacco simulato proveniente dall’Est, al fine di testare la loro capacità e rapidità di reazione. In attesa del via libera da parte della Turchia per quanto concerne l’adesione della Svezia nell’Alleanza Atlantica, quest’ultima è stata inclusa nell’esercitazione, portando il numero totale di paesi coinvolti a 32.