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La strategia nazionale per il finanziamento all'IA

Per evitare di rimanere indietro nell’innovazione ed essere, di conseguenza, sempre costretti a rincorrere il progresso, l’Italia si sta muovendo, alla vigilia del G7 di Trento sul digitale, con un finanziamento di 1 miliardo di euro per l’avvio della gestione dell’era digitale e favorire lo sviluppo del Paese. Ciò emerge dall’incontro del 12 marzo «Intelligenza Artificiale per l’Italia», svoltosi a Roma presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia. L’incontro è stato organizzato dal dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, guidato dal sottosegretario Alessio Butti, e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid). Un enorme passo in avanti rispetto ai precedenti finanziamenti nel settore, che erano sostanzialmente pari a zero, seppur il confronto con altri attori geopolitici rimane ancora fortemente sbilanciato, come ad esempio USA, Cina e Ue, i quali investono rispettivamente sui 70, 30 e 10 miliardi. 

All’incontro ha anche presenziato, tramite videomessaggio, la Premier Giorgia Meloni, la quale ha affermato che «si sta lavorando su una legge volta a stabilire principi fondamentali, definire norme complementari al regolamento europeo in fase di approvazione e individuare le misure più efficaci per stimolare l’economia nazionale». Il tutto cercando di coinvolgere diversi ambienti per una governance condivisa, facendo incontrare il mondo della ricerca con le università, le Pmi e le startup innovative. All’evento hanno partecipato anche Donato Ferri, Ey Europe West Consulting Managing Partner, Andrea Poggi, Global Lead Client Service Partner e Deputy CEO di Deloitte Central Mediterranean (DCM), l’ambasciatore statunitense a Roma Jack Markell, Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello stato, e rappresentanti di Fastweb, Oracle, Meta e Microsoft Italia e Ibm. Walter Renna, amministratore delegato di Fastweb, ha annunciato la messa a punto entro fine giugno del primo language model (Llm) italiano, ossia di un “supercomputer”” situato in Lombardia. Verrà utilizzato per sviluppare servizi di intelligenza artificiale nazionale e agirà nel pieno rispetto del copyright dei dati elaborati».

Il finanziamento è stato reso possibile grazie a Cdp Venture Capital, il Fondo di Investimento di Cassa depositi e prestiti, sia creando un nuovo fondo di investimento specializzato sull’IA, sia usando fondi di investimento già attivi a che coinvolgono questa tecnologia, con l’augurio che questa manovra incentivi investimenti nel settore aggiuntivi che, stando alle stime, dovrebbero portare ulteriori due miliardi. Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di Cdp, ha aggiunto che le tre macroaree di intervento riguardano: il trasferimento tecnologico, per valorizzare la ricerca e le eccellenze universitarie italiane e portarle a diventare impresa, il finanziamento di operazioni early stage e la creazione di un campione nazionale per il large language model che possa assicurare supporto ai processi industriali di domani e garantire la sicurezza dei dati sensibili. 

Il tutto finalizzato ad una “via italiana” alla gestione dell’Intelligenza Artificiale, tramite disegno di legge che verrà proposto nei prossimi 15 giorni, a cui farà seguito il confronto in parlamento. Butti ha precisato che la responsabilità in materia di IA sarà attribuita alla Presidenza del Consiglio, mentre l’Autorità competente, richiesta dal regolamento europeo, saranno probabilmente l’Agenzia per il digitale e l’Agenzia per la Cybersecurity, che avranno funzioni di supporto, vigilanza e sanzione. Il Ddl toccherà anche questioni di vitale importanza, tra cui l’inserimento del golden power per questioni di sicurezza nazionale e interesse strategico, la tutela dei dati personali o anche l’intercettazione di giovani talenti fin dall’età scolare.

Coordinamento a cura di Ciro Sbailò

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