GEODI – UNINT

Uno sguardo sugli appuntamenti elettorali in Africa

Il 2024 si prospetta un anno cruciale per diverse nazioni africane, con un calendario elettorale fitto di appuntamenti che avranno un impatto significativo non solo a livello locale, ma anche sul piano regionale e globale. Dalla Tunisia al Ghana, passando per paesi come il Mozambico, la Namibia e il Ciad, le prossime elezioni rappresentano momenti decisivi per la stabilità politica, lo sviluppo economico e i rapporti internazionali di ciascun Paese. In molti casi, i riflettori sono puntati sulla capacità di questi governi di gestire questioni cruciali come le migrazioni, le risorse naturali e la cooperazione con potenze globali come la Cina e l’Unione Europea. Attraverso queste consultazioni, si delineeranno anche gli equilibri futuri dell’Africa nel contesto geopolitico internazionale.

Tunisia: al via la campagna elettorale per le presidenziali all’insegna dell’incertezza

Tunisia: al via la campagna elettorale per le presidenziali all’insegna dell’incertezza In Tunisia è iniziata lo scorso fine settimana la campagna elettorale per le presidenziali. La competizione, prevista per il 6 ottobre 2024, vedrà concorrere tre candidati, mentre il Tribunale amministrativo ordinerà all’Alta Autorità Indipendente per le Elezioni (ISIE) di accettare almeno uno dei tre […]

La Cina non è vicina

Il documento “La Relazione Annuale 2023 sulla politica dell’informazione per la sicurezza” individua i rischi geopolitici rilevanti per gli interessi italiani all’estero. Tra gli scenari geostrategici dello scorso anno, il rapporto evidenzia la presenza di Russia e Cina in Africa. Infatti, qualsiasi movimento di rilievo nel continente africano ha un impatto potenziale sull’Italia nel commercio e nella migrazione. La presenza di Mosca si basa sui militari, mentre Pechino esercita il potere economico. La potenza militare, come si è visto con l’invasione russa dell’Ucraina, ha dimostrato la sua importanza, ma, a lungo termine, il dominio finanziario e il controllo delle risorse strategiche possono rivelarsi più efficienti.

Giordania: il difficile equilibrio tra stabilità regionale e caos interno

Lo scorso 5 luglio una folla di manifestanti ha marciato per il centro di Amman, sventolando cartelli e bandiere a sostegno della Palestina.
Jason Burke, inviato del The Guardian riporta che centinaia di manifestanti hanno attraversato Rainbow street, un tempo meta preferita dei turisti, all’urlo di “Bruceremo Israele! Vogliamo la testa di Netanyahu!”.
Dall’attacco in Israele del 7 ottobre, e dalla successiva invasione di Gaza, la Giordania sta attraversando una delle sue sfide più difficili.

2024, il super anno elettorale. Come se la sta cavando la democrazia?

2024, il super anno elettorale. Come se la sta cavando la democrazia? Il 2024 è il super-anno elettorale. Una chiamata alle urne per 76 paesi, con 4,1 miliardi di persone alle urne (51% della popolazione mondiale) e, in particolare, con più della metà del PIL globale. Molte le sfide in grado di ridisegnare potenzialmente gli […]

Il RisiKo energetico di Cipro e la sua centralità negli equilibri del Mediterraneo

L’avvertimento fatto dal leader del movimento sciita libanese a Cipro, oltre ad alcune riflessioni politico-giuridiche sul piano della difesa, deve sollevare anche altre osservazioni: più sottili, più geopolitiche. Nel Mediterraneo, infatti, la réclame più influente nel gioco dei rapporti internazionali è sempre la stessa, l’energia.

Sergio Mattarella lancia un appello contro la dezinformatsiya da Chișinău

Il 18 giugno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato da Chișinău, durante la prima visita ufficiale italiana in Moldova, un nuovo appello riguardo la campagna di disinformazione russa, la quale rappresenta una minaccia inammissibile per le democrazie occidentali. In particolare, riferendosi all’Italia, ha affermato che esiste nel nostro Paese «una molteplicità di siti web, una diffusa tempesta di fake news che sono forme di ostilità inaccettabili. Mi auguro che siano stabilite regole di comportamento dalle istituzioni internazionali».

Una finestra temporale stretta per salvare l’Europa dalla marginalità politica

Il generale Claudio Graziano (Torino, 22 novembre 1953 – Roma, 17 giugno 2024) è stato Capo di stato maggiore della difesa (2015-2018), presidente del Comitato militare dell’Unione europea (2018-2022) e presidente di Fincantieri (2022-2024). Per l’Università degli studi internazionali di Roma – UNINT e per il centro studi GEODI è stato un maestro, un docente competente e sempre pronto al dialogo, un esempio di rigore e professionalità, ma anche di affabilità. È stato nostro ospite due volte, in occasione del convegno “Difesa europea. La posta in gioco” (11 ottobre 2021) e in occasione del convegno “La crisi in 5 punti” (3 marzo 2022). Gli studenti ricordano con ammirazione e affetto i suoi interventi e la sua disponibilità al confronto. Di seguito pubblichiamo un estratto della relazione tenuta al convegno sulla difesa europea, poi pubblicato nel volume C. Sbailò (a cura di) “Difesa europea, la posta in gioco”, Unint University Press, 2022. Lo salutiamo con rispetto, dolore e gratitudine (Ciro Sbailò).

L’UE verso i minerali critici e strategici sostenibili. Accordo con l’Australia

L’Unione europea e l’Australia hanno firmato un memorandum d’intesa per un partenariato bilaterale per la cooperazione in materia di minerali critici e strategici sostenibili.
Questo accordo mira a sostenere diversi obiettivi comuni, per raggiungere vantaggi reciproci. In particolare, il memorandum mira a consentire all’UE di diversificare le sue forniture di materiali necessari per le transizioni verde e digitale, contribuendo nel contempo allo sviluppo del settore interno australiano dei minerali critici. Inoltre, il partenariato copre l’intera catena del valore dei minerali critici e strategici come l’esplorazione, l’estrazione, la trasformazione, la raffinazione, il riciclaggio e il trattamento dei rifiuti di estrazione.

Radicale italiano dell’ISIS arrestato a Torino

All’alba del 28 maggio, si è verificato a Torino l’arresto di Halili Elmahdi da parte della Digos. Elmahdi, ventinovenne marocchino naturalizzato italiano, è accusato di partecipazione ad associazione terroristica internazionale, ed è considerato l’autore dello scritto «Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare». Individuato dai nostri servizi di intelligence tra il 2014 e il 2015, si tratta di un documento di 64 pagine di propaganda rivolto agli aspiranti terroristi italiani, scritto in perfetto italiano e firmato «Il vostro fratello in Allah, Mehdi».