Uno sguardo sugli appuntamenti elettorali in Africa
- 19 Settembre 2024
Il 2024 si prospetta un anno cruciale per diverse nazioni africane, con un calendario elettorale fitto di appuntamenti che avranno un impatto significativo non solo a livello locale, ma anche sul piano regionale e globale. Dalla Tunisia al Ghana, passando per paesi come il Mozambico, la Namibia e il Ciad, le prossime elezioni rappresentano momenti decisivi per la stabilità politica, lo sviluppo economico e i rapporti internazionali di ciascun Paese. In molti casi, i riflettori sono puntati sulla capacità di questi governi di gestire questioni cruciali come le migrazioni, le risorse naturali e la cooperazione con potenze globali come la Cina e l’Unione Europea. Attraverso queste consultazioni, si delineeranno anche gli equilibri futuri dell’Africa nel contesto geopolitico internazionale.
TUNISIA (repubblica presidenziale)
7 ottobre 2024; elezioni presidenziali
L’importanza del voto è nell’attuale ruolo politico della Tunisia. Il Paese, dopo la sigla del Memorandum del 2023 con l’UE, ha rinnovato il suo dialogo con l’Europa, ma è ancora un punto cruciale per le migrazioni. In più, i problemi economici e di stabilità politica proiettano un’importante attenzione sulla stabilità dell’intera area nordafricana. A tal proposito, si ricordano gli attriti tra il Presidente Saied e il Fondo Monetario Internazionale per la concessione di prestiti per sostenere il Paese.
MOZAMBICO (repubblica semipresidenziale)
9 ottobre 2024; elezioni presidenziali, assemblea nazionale ed enti locali
L’esito del voto è molto importante per le diverse multinazionali presenti e operanti sul territorio (anche compagnie italiane), data la necessità di rinegoziare i contratti, dato che l’opinione pubblica ha sottolineato i pochi guadagni per le casse nazionali. In particolare, per quanto riguarda gli accordi sul gas (presente l’investimento di ENI a Capo Delgado) si è sottolineato il bisogno di una ridiscussione per via della presenza di condizioni impossibili da mantenere. L’interesse nazionale è presente, in modo più diretto, dato il recente accordo col Mozambico, in sede di “Piano Mattei”, per la costruzione e l’equipaggiamento del Centro Agroalimentare a Manica.
BOTSWANA (repubblica parlamentare mista)
30 ottobre; assemblea nazionale ed elezioni locali
Il Paese rappresenta la più antica e continuativa democrazia del continente africano e l’attenzione su queste elezioni è un’occasione anche per vedere il funzionamento del sistema elettorale che, dopo la legge anticorruzione adottata dal governo uscente, ha visto una netta diminuzione delle donazioni ai partiti.
SOMALILAND (repubblica presidenziale autoproclamatasi indipendente)
13 novembre; elezioni presidenziali
L’attenzione su questo appuntamento elettorale inerisce alle elezioni stesse che sono state rimandate e soprattutto alla continuità o meno del forte dialogo tra Somaliland ed Etiopia che ha già riacceso la tensione politica tra quest’ultima e la Somalia. L’evoluzione di tale situazione potrebbe interessare la Turchia che vanta ottimi rapporti con entrambi i Paesi (Etiopia e Somalia), ma Ankara ha avuto anche colloqui proficui con il Somaliland. Di particolare rilievo, la recente crescita dei rapporti diplomatici tra Somaliland e Taiwan (legati ad aspetti economici e politici).
GUINEA-BISSAU (repubblica semipresidenziale)
24 novembre; elezioni presidenziali, assemblea nazionale
Il Paese è entrato, recentemente, nell’orbita attrattiva di Pechino. Quasi tutte le misure infrastrutturali sono state realizzate e finalizzate dai Cinesi che sono presenti anche in molti settori dello Stato. Nonostante la non ricandidatura dell’attuale Presidente Embalò, i rapporti con Pechino sono forti e stabili da diversi anni per ragioni storiche.
NAMIBIA (repubblica semipresidenziale)
27 novembre; elezioni presidenziali, assemblea nazionale
La stabilità politica, anche dopo il voto, è importante per il Paese data la volontà politica di far diventare la Namibia un hub regionale e mondiale per la produzione e l’esportazione di idrogeno. Alcuni Paesi europei si sono già interessati al progetto (Svezia, Germania). L’importanza di questo mercato è data dal fatto che in questo settore la Namibia potrebbe offrire l’idrogeno ad un prezzo molto basso (secondo solo al Cile) e in un settore dove la Cina domina ed è tra i più grandi fruitori (insieme all’Europa).
MAURITIUS (repubblica parlamentare)
30 novembre; elezioni generali
Il ruolo di questo Paese nello scacchiere internazionale è molto importante dato che si trova ad intrattenere rapporti economico-commerciali e diplomatici sia con gli Stati Uniti (con rapporti dal 1794) che con la Cina, data la collaborazione in materia economica con lo sviluppo della Cintura Marittima della Seda. Non si può dimenticare anche l’influenza indiana nell’Oceano indiano.
GHANA (repubblica presidenziale unitaria)
7 dicembre; elezioni presidenziali, assemblea nazionale
Anche il Ghana è in relazione con la Cina con colloqui recenti intenzionati ad affrontare i temi dello sviluppo economico legato a pesca, risorse minerarie, energia e infrastrutture. In data 16 settembre, l’ambasciatore cinese in Africa ha dichiarato, mentre era in Ghana, che la Cina fornirà 50, 6 miliardi di dollari di sostegno finanziario ai Paesi africani per la realizzazione delle azioni di partenariato concordate al Forum della Cooperazione tra Africa e Cina.
CIAD (repubblica presidenziale)
29 dicembre; assemblea nazionale, elezioni locali
Elezioni parlamentari importanti per la stabilità interna del Paese dopo il discusso voto presidenziale, il primo dopo tre anni di governo militare, come evinto dagli esiti elettorali pubblicati in agosto e capire se l’Esecutivo ne uscirà rafforzato. Il Ciad è sotto l’attenzione internazionale, così come gli altri Paesi del Sahel, per la particolare instabilità politico-istituzionale e la presenza russa in questi territori.
CAPO VERDE (repubblica semipresidenziale)
Settembre o novembre 2024; elezioni locali
Nonostante il governo non abbia ancora fissato una data, le elezioni locali capoverdiane possono rappresentare un caso studio per vedere la continuità di un Paese che, sebbene non presenti condizioni economiche floride, ha raggiunto un tasso di democraticità molto importante.
Elisa Latella – PhD student
Vanni Nicolì – PhD student