GEODI – UNINT

Sergio Mattarella lancia un appello contro la dezinformatsiya da Chișinău

Il 18 giugno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato da Chișinău, durante la prima visita ufficiale italiana in Moldova, un nuovo appello riguardo la campagna di disinformazione russa, la quale rappresenta una minaccia inammissibile per le democrazie occidentali. In particolare, riferendosi all’Italia, ha affermato che esiste nel nostro Paese «una molteplicità di siti web, una diffusa tempesta di fake news che sono forme di ostilità inaccettabili. Mi auguro che siano stabilite regole di comportamento dalle istituzioni internazionali».

Una finestra temporale stretta per salvare l’Europa dalla marginalità politica

Il generale Claudio Graziano (Torino, 22 novembre 1953 – Roma, 17 giugno 2024) è stato Capo di stato maggiore della difesa (2015-2018), presidente del Comitato militare dell’Unione europea (2018-2022) e presidente di Fincantieri (2022-2024). Per l’Università degli studi internazionali di Roma – UNINT e per il centro studi GEODI è stato un maestro, un docente competente e sempre pronto al dialogo, un esempio di rigore e professionalità, ma anche di affabilità. È stato nostro ospite due volte, in occasione del convegno “Difesa europea. La posta in gioco” (11 ottobre 2021) e in occasione del convegno “La crisi in 5 punti” (3 marzo 2022). Gli studenti ricordano con ammirazione e affetto i suoi interventi e la sua disponibilità al confronto. Di seguito pubblichiamo un estratto della relazione tenuta al convegno sulla difesa europea, poi pubblicato nel volume C. Sbailò (a cura di) “Difesa europea, la posta in gioco”, Unint University Press, 2022. Lo salutiamo con rispetto, dolore e gratitudine (Ciro Sbailò).

Per una Geografia dei movimenti pro Palestina in Italia

A partire dall’offensiva israeliana sul territorio di Gaza, in reazione all’attacco subito il 7 Ottobre 2023 dall’organizzazione terroristica Hamas e da altre forze minori della resistenza armata palestinese, si è assistito su scala globale a una serie di manifestazioni di solidarietà verso la popolazione di Gaza. In buona parte dell’Occidente, Italia inclusa, le università hanno rappresentato lo spazio simbolico di questi movimenti. Molto più rare, invece, sono state le iniziative studentesche pro israeliane, di condanna contro le atrocità subite dalle vittime e dagli ostaggi israeliani del 7 ottobre.

Radicale italiano dell’ISIS arrestato a Torino

All’alba del 28 maggio, si è verificato a Torino l’arresto di Halili Elmahdi da parte della Digos. Elmahdi, ventinovenne marocchino naturalizzato italiano, è accusato di partecipazione ad associazione terroristica internazionale, ed è considerato l’autore dello scritto «Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare». Individuato dai nostri servizi di intelligence tra il 2014 e il 2015, si tratta di un documento di 64 pagine di propaganda rivolto agli aspiranti terroristi italiani, scritto in perfetto italiano e firmato «Il vostro fratello in Allah, Mehdi».

Attivisti di Palestine Action Scotland sabotano cavi internet di Leonardo a Edimburgo

Mentre a Rafah aumenta l’intensità degli attacchi contro civili, donne e bambini in fuga verso territori apparentemente “sicuri”, aumenta anche la portata delle proteste in Occidente. Il 28 maggio, il gruppo di attivisti Palestine Action Scotland ha tagliato i cavi Internet della fabbrica di Leonardo a Edimburgo, sulla Ferry Road, interrompendo la produzione di sistemi di puntamento per gli aerei da combattimento F-35 israeliani. Il gruppo, inoltre, davanti la fabbrica, ha imbrattato con della vernice l’aereo da caccia esposto per simboleggiare il ruolo della compagnia nello «spargere il sangue palestinese», diffondendo successivamente un video su X in cui il gruppo aprono una scatola di cavi, tagliano dei fili e scrivono «Stop Arming Israel».

Se l’Islam politico occupa gli spazi dell’anatagonismo sociale anche in Italia…

Se l’Islam politico occupa gli spazi dell’anatagonismo sociale anche in Italia… Negli ultimi anni, le università italiane hanno affrontato una sfida significativa legata alla cosiddetta «integrazione antagonista», fenomeno che possiamo riassumere come l’aumento dell’influenza di movimenti estremisti all’interno delle istituzioni accademiche. Tali movimenti, storicamente associati a ideali di giustizia sociale e cambiamento progressivo, hanno assunto […]

Minacce all’Italia

Minacce all’Italia Il decreto n. 320 del 25 aprile 2023, emesso dal Presidente russo Vladimir Putin, autorizza il Cremlino a porre sotto la propria amministrazione temporanea quote di società, operanti in Russia nel settore energetico e della sicurezza, possedute da “Stati ostili”; una chiara contromisura alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e da altri paesi, […]

Missione italiana in Libano

Missione italiana in Libano L’Italia partecipa alla missione UNIFIL in Libano con 1072 unità di personale militare, mezzi terrestri e unità aeree. La missione è stata prorogata nel 2018 da parte della Camera attraverso la risoluzione n. 6-00039.  Il nostro Paese partecipa anche alla missione MIBIL. UNIFIL La UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) […]

“La nostra Europa può morire, sta a noi reagire”

Sette anni dopo il suo primo discorso alla Sorbona (26 Settembre 2017), il presidente francese Emmanuel Macron è tornato a parlare nell’anfiteatro universitario parigino giovedì 25 aprile 2024.
Nel suo discorso il Presidente Macron ha presentato la sua visione dell’Europa per gli anni a venire, nonché i risultati dell’Unione da quando è entrato in carica.

75 Anni di NATO, 75 anni di Italia con l’Occidente

«To keep the Soviet Union out, the Americans in, and the Germans down.» Così Lord Ismay definì la NATO, l’alleanza difensiva tra dodici nazioni occidentali nata il 4 aprile 1949 della quale fu il primo segretario generale. A 75 anni dalla sua fondazione, restano validi almeno due obbiettivi su tre. La minaccia russa attiva a est ha contribuito a far crescere i membri a 32. La corrente isolazionista che invoca lo sganciamento degli Stati Uniti dall’Europa è più che mai vocale. Solo il timore del ritorno di una Germania militarista e aggressiva non è più all’ordine del giorno, sostituito dalla delusione per l’ambigua incertezza tra le affermazioni e la mancanza di atti concreti. È in questo contesto ricco di sfide all’ordine e alla pace internazionale che il Patto Atlantico festeggia i tre quarti di secolo.