GEODI – UNINT

Sudan: Perché la guerra civile “a fari spenti” è un problema mondiale

Il conflitto, che ha già provocato la morte di 150.000 persone, non può avere esito militare. Il cessate il fuoco, fondamentale, richiede la fine delle interferenze straniere e deve portare a un negoziato politico che includa i rappresentanti della società civile sudanese che ha abbattuto la dittatura nel 2019.

UE e difesa europea: i risultati del progetto European Defence Fund (EDF)

UE e difesa europea: i risultati del progetto European Defence Fund (EDF) La Commissione europea ha annunciato i risultati delle proposte 2023 nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (FES). Questi prevedono dei finanziamenti per oltre un miliardo di euro da parte dell’UE a sostegno di 54 progetti congiunti europei di ricerca e sviluppo nel […]

Intervento militare: leggi e Costituzione

Nell’attuale contesto geopolitico, sono numerose le aree di crisi nelle quali la possibilità di un
intervento diretto di alcuni Paesi occidentali potrebbe materializzarsi o, addirittura, divenire
necessario. In forza di questo scenario, vediamo come alcune delle principali potenze mondiali
disciplinano dal punto di vista costituzionale e legislativo le operazioni militari internazionali.

Il ruolo dei finanziamenti UE nel potenziamento della sicurezza continentale

Contemporaneamente alla vittoria in Russia, avvenuta senza alcuna sorpresa, del quinto mandato da parte di Vladimir Putin, che lo legherà al Cremlino fino al 2030, 14 Stati membri coordinati dalla Finlandia, tra cui figurano Italia, Francia e Germania, hanno inviato domenica 17 marzo una lettera in cui viene formalmente richiesto alla Banca europea per gli investimenti di finanziare progetti per la Difesa europea.

SI VIS PACEM… l’Italia acquista carrarmati Leopard 2 per potenziare la Difesa

Stando agli esperti delle forze armate italiane, l’Italia ha tendenzialmente tre vulnerabilità in termini di dotazione per le forze di terra: artiglieria, sistemi di contrasto ai droni e, soprattutto, mezzi pesanti. Per sanare la più pesante di queste vulnerabilità, la commissione Difesa della Camera dei Deputati, di cui è presidente Nino Minardo, ha decretato il via libera per l’acquisto in 2 fasi, divise nello spazio temporale 2024-2026 e 2027-2037, di 132 di carrarmati tedeschi Leopard 2 della variante A8, prodotti dall’azienda tedesca Krauss-Maffei, per un costo di 8.246 miliardi di euro.

La difesa europea e il nuovo ordine di priorità dell’UE

L’inizio del 2024 ha visto l’affermazione di una nuova tendenza in seno alle assemblee e nell’agenda politica dell’Unione europea. La direzione unionale che porta alla difesa europea, già presente anche nell’anno precedente, è stata rafforzata dalla volontà di Bruxelles di farne una priorità politica. Infatti, l’UE ha definitivamente cambiato prospettive e priorità legislative con un’attenzione maggiore sugli investimenti nella difesa piuttosto che sulla green economy.

Il caso “Dragonfire”: mettere a fuoco l’energia diretta e le DEW

Il drone piomba basso, avvicinandosi al suo bersaglio. I sensori del nemico cercano di ottenere una posizione, mentre la superficie del pianeta sfreccia sotto. In un istante, un raggio si estende dal basso alla velocità della luce, il laser ad alta potenza brucia il suo bersaglio. Questo non è Star Wars: questa è la Scozia, la scorsa settimana, dove il Ministero della Difesa britannico e i suoi partner industriali hanno condotto con successo il primo lancio con la loro arma laser DragonFire contro un bersaglio aereo.

Annunciata la più grande esercitazione Nato dalla fine della Guerra Fredda

Quasi due anni dopo l’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, la Nato ha annunciato l’avvio dei lavori per “Steadfast Defender 2024”, la più grande esercitazione militare congiunta della Nato dai tempi della Guerra Fredda, in cui ciascuno dei 31 paesi dell’Alleanza, inclusa la Finlandia, coordineranno le loro truppe per rispondere a un attacco simulato proveniente dall’Est, al fine di testare la loro capacità e rapidità di reazione. In attesa del via libera da parte della Turchia per quanto concerne l’adesione della Svezia nell’Alleanza Atlantica, quest’ultima è stata inclusa nell’esercitazione, portando il numero totale di paesi coinvolti a 32.