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Cosa sono le alture del Golan e chi sono i drusi, le vittime di un attacco mortale contro Israele?

Sabato 27 luglio, 2024. Le tensioni al confine tra Israele e Libano hanno raggiunto un nuovo apice dopo l’attacco missilistico, attribuito al gruppo militante di Hezbollah, che è costato la vita a dodici ragazzini israeliani nella città araba di Majdal Shams, sulle Alture del Golan. Martedì 30 luglio, Tel Aviv ha dato inizio alla sua vendetta con un raid su un sobborgo meridionale della capitale libanese Beirut. Un fattore che complica l’affannata risposta diplomatica, per evitare lo scoppio di una guerra regionale totale, è il fatto che le vittime appartenevano alla minoranza religiosa ed etnica dei drusi.

Per una Geografia dei movimenti pro Palestina in Italia

A partire dall’offensiva israeliana sul territorio di Gaza, in reazione all’attacco subito il 7 Ottobre 2023 dall’organizzazione terroristica Hamas e da altre forze minori della resistenza armata palestinese, si è assistito su scala globale a una serie di manifestazioni di solidarietà verso la popolazione di Gaza. In buona parte dell’Occidente, Italia inclusa, le università hanno rappresentato lo spazio simbolico di questi movimenti. Molto più rare, invece, sono state le iniziative studentesche pro israeliane, di condanna contro le atrocità subite dalle vittime e dagli ostaggi israeliani del 7 ottobre.

Attivisti di Palestine Action Scotland sabotano cavi internet di Leonardo a Edimburgo

Mentre a Rafah aumenta l’intensità degli attacchi contro civili, donne e bambini in fuga verso territori apparentemente “sicuri”, aumenta anche la portata delle proteste in Occidente. Il 28 maggio, il gruppo di attivisti Palestine Action Scotland ha tagliato i cavi Internet della fabbrica di Leonardo a Edimburgo, sulla Ferry Road, interrompendo la produzione di sistemi di puntamento per gli aerei da combattimento F-35 israeliani. Il gruppo, inoltre, davanti la fabbrica, ha imbrattato con della vernice l’aereo da caccia esposto per simboleggiare il ruolo della compagnia nello «spargere il sangue palestinese», diffondendo successivamente un video su X in cui il gruppo aprono una scatola di cavi, tagliano dei fili e scrivono «Stop Arming Israel».

Guerra di numeri a Gaza: l’ONU rivede verso il basso le vittime

Uno, nessuno o centomila? I numeri sono diversi, ma la domanda pirandelliana inquadra bene uno degli sviluppi più clamorosi della guerra di Gaza, non ultimo per la lentezza con la quale è emersa e si sta diffondendo. Si tratta della revisione verso il basso del numero delle vittime civili palestinesi, emersa sulla stampa l’11 maggio ma in realtà pubblicata dall’Office for the Coordination of Humanitarian Aid (OCHA) delle Nazioni Unite l’8 maggio. In sintesi, prima il numero delle donne è sceso da oltre 14.500 a 7.797 e poi quello dei “bambini” è sceso da oltre 9.500 a 4.959. Il totale di 34.844 è ora indicato come “vittime riferite”, divise tra 24.686 “identificate” e “oltre 10.000 riferite mancanti o sotto le macerie”: una differenza di un terzo sul totale, ma addirittura del 42% tra identificate e non.

Proteste contro Israele negli Atenei: un confronto tra Stati Uniti e Francia

Proteste contro Israele negli Atenei: un confronto tra Stati Uniti e Francia I campus universitari di molti Paesi, in particolare negli Stati Uniti e in Europa occidentale, sono stati teatro di un elevato numero di proteste che hanno coinvolto molti studenti. Questi hanno chiesto alle istituzioni accademiche di disinvestire dalle aziende che forniscono armi a […]

Dal Qatar alla Turchia. Hamas cambia “casa”?

Dal Qatar alla Turchia. Hamas cambia “casa”? Confermando una strategia estera volta a sfruttare le occasioni fornite dalle crisi geopolitiche, Recep Tayyip Erdoğan, esattamente come quando nel 2022 si propose come mediatore per la crisi in Ucraina, tenta di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella crisi in Medio oriente.  Lo scorso 20 aprile, al palazzo […]

Al Jaazera e il diritto israeliano

Al Jaazera e il diritto israeliano La legge recentemente approvata dal parlamento israeliano, il Knesset (il cui sito, mentre si scrive questo testo, risulta in manutenzione), preoccupa l’Ue, perché conferisce al governo poteri temporanei per impedire ai network stranieri di operare in Israele per motivi di sicurezza. Si tratta di una sorta di legge- provvedimento, con […]

Conflitto a Gaza: i negoziati del Cairo esemplificano il ruolo dell’Egitto

Conflitto a Gaza: i negoziati del Cairo esemplificano il ruolo dell’Egitto A inizio aprile, le delegazioni di Israele e Hamas, e di alcuni Paesi mediatori, tra cui Qatar, Egitto e Stati Uniti, hanno tenuto degli incontri presso la capitale egiziana per un nuovo tentativo di raggiungere il cessate il fuoco. Il nodo più complicato da […]

Chi era Marwan Issa, il numero 3 di Hamas ucciso dall’IDF

Chi era Marwan Issa, il numero 3 di Hamas ucciso dall’IDF Lunedì 18 marzo Jake Sullivan, il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, ha confermato l’uccisione, avvenuta il 10 marzo, in un attacco aereo israeliano di Marwan Issa, braccio destro del capo militare di Hamas, nonché uno dei suoi più importanti dirigenti, noto anche come […]

La sottile trama del potere in Medio Oriente

Nell’intricato intarsio geopolitico del Mediterraneo Allargato, gli accadimenti recenti in Medio Oriente hanno evidenziato i sottili e spesso invisibili fili del power network che collegano tutti i “punti caldi” della regione. Dalle elezioni iraniane al revival dell’Asse della Resistenza nel conflitto di Gaza all’insurrezione Houthi nel Mar Rosso, questi avvenimenti rivelano l’interazione sfumata di forze che modellano le complesse e spesso contrastanti dinamiche di potere in gioco.